Resilienze Festival è un progetto ideato e prodotto da Kilowatt, che si svolgerà a Bologna presso gli spazi di Kilowatt all’interno dei Giardini Margherita dal 10 al 13 Settembre 2020. La rassegna vuole parlare di grandi trasformazioni planetarie mostrando le interazioni, i legami e le connessioni tra ambiente, società, economia e cultura, interrogando i linguaggi dell’arte per esplorare punti di vista alternativi.
Resilienze Festival sarà una quattro giorni di incontri, dibattiti, installazioni artistiche, presentazioni di libri, workshop, proiezioni, concerti, degustazioni per esplorare, attraverso i linguaggi dell’arte, quei fili invisibili che ci uniscono al nostro ecosistema.
Il tema centrale di questa edizione espansa di Resilienze Festival saranno i Legami Invisibili, ossia le tantissime connessioni e relazioni che non si vedono, quei fili invisibili che ci uniscono al nostro ecosistema e determinano a tutti i livelli i delicati equilibri tra gli esseri viventi.
Nel pieno di un tempo fuori dall’ordinario, che ci ha costretti a slittare su piani del sociale mediati sperimentando forme di isolamento fisico e connessione virtuale, anche a Resilienze Festival quest’anno le opere d’arte selezionate nella sezione “Arte Resiliente” sperimentano la dimensione non fisica dell’espressione: 3 opere di realtà aumentata e 4 di realtà virtuale faranno immergere i partecipanti nel cuore delle tematiche ambientali.
Come main artist di Resilienze Festival 2020 è stato selezionato il collettivo Bepart un’organizzazione non profit che sviluppa opere in realtà aumentata portando l’arte in spazi pubblici, attraverso l’utilizzo di smart device e visori appositi. Per Resilienze Festival Bepart ha realizzato l’opera Crystal Drops – Il linguaggio delle forme cristalline, tre universi 3D modellati sui risultati di un corpus di ricerca sulle forme cristalline come metodo di analisi olistico della qualità, della vitalità, della ricchezza nutrizionale di elementi organici e materie prime alimentari. Un’opera diffusa nella città che crea un percorso invisibile che collega Piazza Maggiore ai Giardini Margherita.
Crystal Drops – prodotta da Kilowatt e Bepart con il sostegno di Alce Nero – è realizzata dal digital artist Andrea Zu. La natura parla una lingua che appare evidente allo sguardo, ma abbiamo perso la capacità di comprenderla. È una lingua dove bellezza, armonia, simmetria e complessità, significano vitalità e ricchezza. Ci siamo invece abituati alla semplificazione, alla linearità, al riduzionismo come strumenti di analisi e di comprensione.
Crystal Drops ricostruisce degli universi 3D partendo dai risultati di un corpus di ricerca sulle forme cristalline come metodo di analisi olistico della qualità, della vitalità, della ricchezza nutrizionale di elementi organici e materie prime alimentari. Secondo una visione olistica, infatti, gli alimenti sono “organismi vivi e complessi”, e per descrivere la loro qualità non basta quindi il contenuto di proteine, carboidrati e grassi, ma è necessario prendere in considerazione anche altri parametri fra cui le proporzioni e l’equilibrio fra i componenti dell’alimento, la loro struttura, e soprattutto la loro vitalità.
Grazie alla partnership con Hera inauguriamo uno spazio dedicato alle nuove tecnologie, all’arte che indaga le tematiche ambientali attraverso l’innovazione. La Gabbia del Leone ospiterà VR Pavilion, un progetto curatoriale itinerante, nato con lo scopo di mappare e presentare opere immersive realizzate da artisti che ricercano e sperimentano al di fuori di ogni logica di mercato le potenzialità espressive della Realtà Virtuale.
Le opere selezionate da Sara Tirelli affrontano con estetiche e linguaggi diversi il tema di una natura alterata creando mondi immersivi che immaginano nuove prospettive sul futuro prossimo del nostro pianeta.