Inizialmente programmata per marzo, la mostra Máscaras (Masks) – la prima del 2020 alla Galeria Municipal do Porto – ha aperto il 2 giugno. Considerando il contesto attuale, la mostra è ancora più rilevante e urgente visti i nuovi significati che le maschere hanno acquisito.
Le maschere hanno un posto di lunga data nella storia delle società. Segno di un’epoca di cambiamenti estremi, le tecniche di mascheramento hanno ottenuto una rinnovata trazione e urgenza, materializzandosi in molte sembianze. Dagli avatar online usati per l’attivismo, l’intrattenimento o la propaganda, alle diverse dinamiche che svuotano o riempiono le strade, la nostra ritualizzata vita quotidiana ora è piena di pratiche di caricature, camouflage, travestimenti, cambi di volto, mascheramenti, mimetizzazione, protezione, ridicolo, trucco sociale e trasformazioni, tra le altre.
João Laia (curatore capo delle mostre al Kiasma Museum of Contemporary Art) e Valentinas Klimašauskas (curatore, autore e co-curatore del Latvian Pavilion alla 58° Biennale di Venezia, 2019) propongono uno sguardo sul rimodellamento in corso delle nostre multiple identità storiche, sociopolitiche, sessuali e trascendentali, interrogandosi sugli attuali processi in cui cambiamo dall’una all’altra.