The Sun Does not Move, Chapter 35 riunisce una selezione di dipinti dal Libro di dipinti che R.H. Quaytman (Boston, 1961) iniziò nel 2001. Come molti altri artisti della sua generazione, nel periodo tra gli anni ‘80 e ‘90, Quaytman ebbe l’impressione che il dipinto fosse giunto ad un’impasse e che sembrasse mal equipaggiato per affrontare i cambiamenti tecnologici e della società che stavano avendo luogo in quegli anni. Facendo ricorso all’arte concettuale degli anni ’60, alla critica istituzionale e alla site-specificity, Quaytman ideò un approccio unico al medium che utilizzò per reagire alla presenza massiccia e travolgente della fotografia e del digitale nel nostro paesaggio fisico e mentale. Attraverso la spinta digitale e la distorsione delle fotografie serigrafiche all’interno delle loro leggi prospettiche, l’artista sottomette la fotografia alle stesse leggi a cui quest’ultima sottopone il pubblico. Al fine di rispecchiare lo spazio in cui il dipinto basato su fotografia doveva inizialmente essere esposto, l’artista iniziò a realizzare modelli architettonici.
A partire dal 2001, l’opera di Quaytman, costruita all’interno di un framework concettuale di libro con capitoli, è costruita in dialogo con la storia dell’arte, la storia del XX secolo e da quel momento, anche con la storia personale dell’artista.
The Sun Does not Move, l’ultimo capitolo della “scrittura” di Quaytman è proposto nello stesso contesto del primo, The Sun (2001) e O Tópico, Chapter 27 (2014), realizzato appositamente per l’Instituto Inhotim, Brumadinho, Minas Gerais, Brasile. I tre capitoli tracciano le spedizioni di rotta dell’artista e offrono una visione privilegiata della sua “oeuvre ouverte, un monumento privo di monumentalità”.
La mostra è curata da Jarosław Suchan e organizzata dal Muzeum Sztuki di Łódź in collaborazione con il Museo d’arte contemporanea Serralves.
Additional Tones: Un omaggio a Maryanne Amacher
9 gennaio 2021, 15.30-20.00
Biblioteca e Auditorium del Museo Serralves
Maryanne Amacher (1938-2009) è stata una compositrice americana nota particolarmente per le sue installazioni sonore su larga scala e a durata fissa, nonché per i suoi ambienti multimediali che sviluppò principalmente sulla scia di tre importanti serie di lavori: i progetti di “musica a lunga distanza” iniziati negli anni ’60, i City Links; i lavori architettonici e adattivi al sito di Music for Sound Joined Rooms ( 1980-in corso); e i Mini Sound Series (1985-in corso), che esplorano il potenziale dei suoni in qualità di personaggi, applicando i principi drammatici delle serie televisive e di altri format popolari. Il suo suono straordinario, l’installazione visuale e performativa The Sounding of Casa de Serralves: Supreme Connections (2002) è stata elaborata a partire dalle ultime due serie di lavori. Il programma include una conferenza e una sessione di ascolto commentata dai ricercatori e artisti Amy Cimini e Bill Dietz; la presentazione della composizione per due pianoforti Petra eseguita da un duo di pianisti senza precedenti: Marianne Schroeder, un nome di riferimento, e la musicista portoghese Joana Gama; e un’altra premiere in Portogallo: Perceptual Geographies di Thomas Ankersmitper il sintetizzatore Serge modular, un brano ispirato da e dedicato a Maryanne Amacher.
Link: www.serralves.pt