L’artista londinese Elizabeth Price (Regno Unito, 1966) realizza immagini in movimento immersive create specificatamente per gli ambienti delle gallerie. Attraverso l’utilizzo di video digitali, la Price combina processi digitali e analogici, stratificazioni di fotografie, immagini in movimento, grafica in movimento, immagini computerizzate, suoni registrati e sintetici, musica e voci. Ogni progetto inizia con la ricerca su una collezione, archivio o sito di architettura, traendo ispirazione dai materiali e dalle fotografie che l’artista definisce come “culturalmente sepolti”- oggetti che vengono ignorati, hanno uno scarso valore economico o che spesso documentano storie sociali di minore importanza.
Elaborata in risposta all’architettura e alla storia passata della Walker’s Perlman Gallery, questa mostra personale comprende due nuove opere di immagini in movimento – FELT TIP e KOHL (entrambe del 2018) – che decretano le prime commissioni dell’artista per un museo degli Stati Uniti. Pavimento proiettato su un soffitto alto più di 5 metri, FELT TIP si focalizza su modelli di design propri delle cravatte vintage per uomo con fantasie che evocano reti telematiche e sistemi digitali.
Considerando la cravatta sia come un segno distintivo professionale sia come un oggetto a carica sessuale, l’opera intreccia racconti sulle prime tecnologie informatiche sul posto di lavoro e le distinzioni di genere del personale.
Concepita come una storia di fantasmi, KOHL descrive una rete liquida, sotterranea, vasta e invisibile che ospita apparizioni misteriose definite “visitatori”, coloro che alludono ai modi con cui l’estrazione del carbone ha mantenuto la nostra realtà sociale attuale. Viste insieme, le nuove opere della Price richiamano i motivi degli ornamenti dei vestiti e del corpo per riflettere sulla relazione tra il materiale e il digitale, sui posti di lavoro e sugli indicatori di classe sociale.
Nel 2012, è stato conferito il Turner Prize ad Elizabeth Price (Regno Unito, 1966) per la video installazione The Woolworths Choir del 1979. Nel 2013 ha ricevuto il premio annuale della Contemporary Art Society con l’Ashmolean Museum of Art and Archaeology. Price ha studiato presso la Ruskin School of Art ad Oxford e presso il Royal College of Art a Londra e ha conseguito un dottorato di ricerca in Belle Arti presso l’Università di Leeds nel 1999.
L’artista ha preso parte a delle mostre di gruppo a livello internazionale e ha tenuto delle mostre personali presso la Julia Stoschek Collection a Düsseldorf, Tate Britain di Londra, Baltic di Newcastle e presso il Museo d’Arte Contemporanea di Montreal. Durante la sua carriera, Price ha continuato ad insegnare, soprattutto nell’ultimo periodo come docente universitario presso la facoltà di Belle Arti alla Ruskin School of Drawing & Fine Art.
Sabato 8 dicembre Elizabeth Price, insieme all’artista focalizzata sull’immagine animata e video Lucy Raven di New York, ha partecipato ad una discussione sul ruolo che la ricerca archivistica, la produzione di immagini e l’appropriazione del found footage giocano nelle pratiche degli artisti. Moderata dal curatore Pavel Pyś.
Lucy Raven (Stati Uniti,1977) realizza opere basate sull’animazione e sulle immagini in movimento, ma la sua pratica multidisciplinare incorpora anche la fotografia, l’installazione, il suono e la lezione performativa. Il suo lavoro impiega processi di creazione dell’immagine usati nella produzione cinematografica contemporanea che spesso nascondono il processo che sta alla base per analizzare l’impatto dei sistemi industriali e della tecnologia sull’infrastruttura globale.
FELT TIP (2018) di Elizabeth Price è stata commissionata dal Walker Art Center, dalla Film Video Umbrella e dalla Nottingham Contemporary con il supporto dell’Arts Council England.
Attraverso la realizzazione da parte degli artisti di opere con immagini in movimento da oltre trent’anni, la Film and Video Umbrella ha commissionato lavori a molti dei volti principali del campo, lavorando con varie istituzioni del Regno Unito e a livello internazionale.