Per la sua nuova mostra, l’Espace Louis Vuitton München ci invita a scoprire un’opera emblematica dell’artista coreana-americana Anicka Yi, The Flavor Genome (2016). La proiezione in 3D viene mostrata insieme a un’opera dell’artista americana Trisha Donnelly. Entrambe le opere, che appartengono alla Collezione, sono presentate nell’ambito del programma “Hors-les-murs” della Fondazione Louis Vuitton.
Nata a Seoul (Corea del Sud) nel 1971, Anicka Yi esamina il mondo animale, esplorando gli incroci fra specie, ibridismo e impollinazione. The Flavor Genome è una riflessione approfondita sull’unione di piante e animali e sul potenziale degli odori e dei sapori artificiali. Girato in 3D nella foresta pluviale brasiliana, il film alterna scene in cui l’artista raccoglie dati (mentre passeggia con languore in una serra di orchidee o viene trasportata su una canoa), segmenti animati che mostrano cellule e microrganismi, e una scienziata anonima che lavora su petali di orchidea nel suo laboratorio.
Inoltre, diversi accostamenti surreali abbinano ricordi fantascientifici a un vocabolario scientifico nettamente biomedico, mostrando una percezione della natura influenzata da nuovi progressi scientifici e tecnologici, oltre all’esaurimento delle risorse nel Sud globale causato da un consumo incontrollato nelle società occidentali.
Parallelamente, il video Untitled (2008) è l’esempio calzante della produzione dell’artista californiana Trisha Donnelly. Figura emblematica della scena artistica newyorkese, Donnelly sviluppa una pratica unica composta da forme ibride che popolano un mondo estraneo e al tempo stesso familiare, in cui immagini digitalizzate o filmate vengono manipolate, modellate o stracciate fino a non esistere più, come un organismo vivente, malleabile e sensibile, esposto a ogni possibile utilizzo da parte dell’artista. Grazie a delle proiezioni ipnotiche, Donnelly ci sfida a guardare oltre le apparenze, rendendoci partecipi di un’esperienza sensoriale intensa. Tutte le sue opere sono intitolate “Untitled” e non sono mai affiancate dalle etichette o dai testi di accompagnamento tipici dei musei.
In questo senso Untitled (2008) è emblematica: un’espressione enigmatica dell’incomunicabilità, caratterizzata da un collage internet contemporaneo e surreale, che combina raggi di energia o di luce irradiati da una rosa, una foto di una donna in uniforme che fuma una sigaretta, e una misteriosa nebbia sintetica. Che sia visione o reminiscenza, questa immagine mentale crea un senso di estraneità sospeso nel tempo.
Attraverso un montaggio visivo e lo studio degli aromi, le due artiste esaminano come i sensi e la percezione influenzano il nostro comportamento, “una biopolitica dei sensi” nelle parole di Anicka Yi. La mostra, che mette a confronto le produzioni conseguenti delle due artiste, presenta volutamente opere singolari e fantastiche, incentrate su un mondo naturale influenzato da nuovi sviluppi tecnologici e scientifici.